La procura di Palermo, nell’ambito del naufragio che nell’agosto 2015 causò la morte di circa 200 migranti, ha chiesto la condanna alla pena di ergastolo ai tre scafisti Ali Rouibah (algerino), Imad Busadia (algerino), Abdullah Assnusi (libico).
La richiesta di condanna, formulata dai PM Claudio Camilleri e Renza Cescon vengono dall’accusa dell’omicidio dei 200 migranti e del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Su quel barcone, nel viaggio della disperazione, c’erano ammassate circa 600 persone e solo a chi pagava un notevole supplemento era consegnato un giubbotto di salvataggio. Dopo la tragedia, le decine di superstiti testimoniarono indicando agli inquirenti 5 nomi, di cui i tre già indicati e due, Suud Mujassabi e Shauki Esshaush i quali sono sotto processo ordinario, mentre per i primi tre è stato chiesto il rito abbreviato per l’ergastolo.
Nello sviluppo delle indagini, inizialmente il GIP di Palermo, Giuliano Castiglia ordinò lo scarceramento dei cinque scafisti in quanto non vide correlazione tra la loro condotta e il decesso dei migranti.
Non è stato così però per la procura, che nel proseguo delle indagini coordinate da Maurizio Scalia, c’è una netta correlazione tra la condotta degli scafisti e la morte dei passeggeri, in quanto ammassati tanto che molti perirono durante il viaggio per asfissia e inoltre, gli scafisti, impedirono agli extracomunitari di salire su. La cassazione accolse questa tesi e annullò l’ordine di scarcerazione precedentemente inoltrato.
Poche ore prima del voto negli Stati Uniti per l’elezione del nuovo presidente (con inaspettata vittoria di Donald J. Trump ai danni della favorita Hillary Clinton), è tornata a parlare del famoso “sexgate” Monica Lewinsky. Come sappiamo, durante la presidenza di Bill Clinton, uno dei più grandi scandali nella Casa Bianca interessò l’allora 22enne Monica, la quale ebbe rapporti sessuali con l’allora presidente. Oggi 43enne, Monica in una conferenza dell’Australian Association of National Advertisers, è tornata a parlare di quello scandalo e di come abbia cambiato la sua vita, in peggio. La sua testimonianza in Australia è per sensibilizzare la gente al problema del cyberbullismo, come diretta interessata: Monica per anni di insulti e offese è quasi arrivata al suicidio. Si è detta profondamente pentita per l’errore commesso, pagando l’ingenuità di quegli anni. Il prezzo da pagare è stato carissimo. Come testimonial contro il cyberbullismo, Monica è riuscita con dichiarazioni forti a convogliare l’attenzione sul tema:” “Sono stata chiamata troia, donnaccia e simili. La crudeltà verso gli altri non è nuova, ma ho visto una svolta nel potere di umiliazione data l’ampiezza e la portata di Internet, senza restriziomni e perennemente accessibile”. Il riscatto di Monica Lewinsky con questo suo impegno sociale, può dare la forza alle vittime di cyberbullismo di reagire e non lasciarsi schiacciare dalla cattiveria e l’odio che internet e i nuovi media riescono a riversare contro le vittime.
Ricordate il trio super composto dal soprano internazionale Lucia Aliberti e dal rapper emergente Mattia Briga, della “squadra dei bianchi” con Emma Marrone, che insieme hanno eseguito un arrangiamento particolare del brano “Your Love” tratto dalla colonna sonora di Ennio Morricone del film di Sergio Leone “C’era una volta il West”? A chi non avesse visto quella puntata di “Amici”, il programma condotto da Maria De Filippi, risulta difficile far comprendere con le parole l’emozionante performance dei due artisti. Nella meravigliosa cornice coreografica di Giuliano Peparini, il soprano internazionale Lucia Aliberti e il rapper Mattia Briga hanno dato spettacolo esibendosi in una interpretazione indimenticabile. Un’esibizione così emozionante che non ha lasciato dubbi alla giuria (composta da Francesco Renga, Loredana Bertè, Sabrina Ferilli e la coach Emma Marrone) su quale squadra fare vincere: i bianchi.
Quante volte ti sarà capitato di voler scommettere sulla tua squadra del cuore? Sia andava al picchetto, si consultavano le quote e poi si puntava. Negli ultimi anni le scommesse online hanno avuto una crescita esponenziale. Il monopolio che l’aams concedeva alla SNAI è sparito e oggi sono tantissimi i bookmakers che si fanno concorrenza. Però non tutti sono autorizzati dall’aams. Puoi consultare i